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Ciao! Mi chiamo Daniele e sono nato in Sicilia qualche decennio fa.

Tutti abbiamo passioni che, come  linee guida, ci spingono a migliorarci sempre di più ed a fissare, via via, nuovi obiettivi. Le mie sono tre: la mia professione, i viaggi e la fotografia. Quando mi viene chiesto "cosa fai nella vita?", penso subito "e adesso come faccio a sintetizzare tutto in una sola parola?". La risposta breve a questa domanda, nel mio caso, dovrebbe essere semplicemente "ingegnere" ma esce solo un sorriso seguito da "beh, parecchie cose!". Ed è così che inizio a spiegare che sono sì un ingegnere ma dentro mi sento un viaggiatore, con la perenne voglia di conoscere il mondo e racchiudere la sua  essenza all'interno delle mie foto.

Ma non sono sempre stato così, fino ai 19 anni non ero mai uscito dall'Italia e mi limitavo a fare le classiche vacanze estive con la famiglia in giro per il Grande Stivale.

Nel 2007 feci il mio primo viaggio al di fuori dei confini nazionali, anche se non lo definirei viaggio (più in avanti vi spiegherò che significato attribuisco a questa fantastica parola) ma più una vacanza, la classica con gli amici; la mia prima meta estera fu la Spagna.

Dopo essere stato fermo per 3 anni, per dedicarmi agli studi universitari, feci un altro paio di "viaggi" in compagnia di amici: Regno Unito (Inghilterra e Scozia) nel 2010, Croazia nel 2011.

Nel 2012 la prima svolta, avevo voglia di vedere di più. Avevo un sogno sin da piccolo, quello di visitare gli Stati Uniti e così, raggiunti alcuni piccoli obiettivi all'università, acquistai dei biglietti aerei A/R per gli States e travai un amico disposto a farmi compagnia. Ancora avevo un grosso limite, quello di avere il timore di viaggiare da solo...avevo visto davvero poco fino ad allora ed "affrontare" in solitaria un paese come gli Stati Uniti mi sembrava un'impresa. Il viaggio, il primo che merita questo nome, durò un mese e toccò le seguenti tappe: New York, Chicago, Las Vegas e Los Angeles. Questo fu anche il primo viaggio che strutturai interamente da solo (date, voli, alloggi) ma per prenotare mi appoggiai ad agenzie, ecco il secondo limite che avevo.

Tra il 2012 ed il 2014 visitai, sempre in compagnia di amici, Bulgaria, Germania e Belgio. Così, a conti fatti, in 7 anni avevo visto solamente 7 Paesi, di certo non potevo definirmi un viaggiatore! Ma in quegli anni qualcosa si era smossa dentro di me, stava nascendo questa forte passione per i viaggi unita alla, altrettanto forte, passione per la fotografia. Viaggiare in compagnia mi "limitava", non avevo i miei spazi e dovevo scendere a compromessi con altre persone, questo mi portava a non arrivare a fare e vedere tutto ciò che avrei voluto.

 

Nel 2015 la seconda svolta, la più importante, quella che mi ha permesso di togliermi di dosso alcuni grossi limiti: "Perchè non partire solo?", mi chiesi, detto fatto!

Ad agosto mi avventurai nel mio primo viaggio totalmente in solitaria, decisi che  doveva essere qualcosa di indimenticabile e così fu! Organizzai un giro di due settimane tra i paesi scandinavi, passando per la Germania e spingendomi più a nord possibile. Fino a dove? Fino alle Isole Svalbard dove si trova Longyearbyen, la città più a nord del mondo! In 14 giorni, spostandomi in aereo a causa del poco tempo a disposizione, passai per le seguenti tappe: Germania (Amburgo), Norvegia (Oslo, Tromsø e Longyearbyen), Svezia (Stoccolma) e Finlandia (Helsinki).

Il 2016 iniziò con un breve viaggio, sempre in solitaria, in Irlanda che girai principalmente in autobus spostandomi da Dublino.

Ricordando le Isole Svalbard, ormai stregato dai paesaggi delle terre nordiche, decisi di organizzare, per l'agosto del 2016, un On the Road in Islanda anche questa volta in solitaria. Sennonché, dopo aver già pianificato tutti i dettagli del viaggio (voli, noleggio auto, guesthouse), a due settimane dalla partenza, un mio caro amico mi chiese di potersi unire. Ripianificato il tutto, partimmo per quello che è stato, per me, uno dei viaggi più entusiasmanti fatti fino ad ora.

A dicembre 2016, a causa del pochissimo tempo a disposizione (solo 5 giorni) ma con la voglia di evadere dalla quotidianità decisi di visitare 4 capitali Europee: La Valletta (approfittando del tempo a disposizione tra un volo e l'altro), Bratislava (base strategica tra l'Austria e l'Ungheria), Vienna (a poco più di un'ora di treno da Bratislava) e Budapest ( a quattro ore di treno dalla capitale slovacca).

Arriva il 2017 ed in primavera è la volta di visitare un paese affascinante e straordinario come il Giappone proprio nel suo periodo migliore, durante la fioritura dei ciliegi. Questo viaggio lo ricorderò per essere stato strutturato in modo tale da girare una buona parte del paese sfruttando gli efficientissimi collegamenti ferroviari. In 14 giorni ebbi la fortuna di visitare le città principali della parte centro-occidentale del paese, cioè Kyoto, Nara, Osaka, Kobe, per poi spostarmi verso le Alpi giapponesi e godere dei bellissimi scenari di Kanazawa e dello Jigokudani Monkey Park. Il viaggio prosegì passando dal Mt. Fuji fino ad arrivare nella futuristica Tokyo. Ma, visto che in quel periodo ad Hirosaki si svolgeva il Cherry blossom festival, feci una tappa anche lì!

Appena rientrato del Giappone, come ormai da tradizione, iniziai a pensare al prossimo viaggio. Dopo aver scartato qualche destinazione maturai l’idea di compiere un On the Road in solitaria attraverso gran parte della Penisola Balcanica partendo da Catania con la mia auto, non proprio adatta a questo tipo di viaggi! E fu così che, dopo 21 giorni e più di 4000 km, attraversai Albania, Macedonia, Serbia, Croazia, Bosnia ed Herzegovina e Montenegro. Di sicuro questo è stato uno dei viaggi più “folli” realizzati fino ad ora, anche solo per le strade che ho attraversato! Ma mi ha fatto scoprire dal vivo la storia di questi paesi travagliati che, nonostante tutto, hanno dei veri e propri tesori nascosti da mostrare.
 

Nel 2018 maturai il desiderio di organizzare un viaggio ancora più impegnativo. L’idea era quella di attraversare la Russia da Mosca ad Irkutsk con la Transiberiana per poi proseguire, attraverso Mongolia e Cina, alternando treni e voli aerei low cost, fino ad Hong Kong. Così a poco a poco, come sempre, mi misi a studiare le varie tappe ed il tempo necessario per poterle visitare tutte ed arrivai alla concusione che, per realizzare un simile viaggio, erano necessari 31 giorni. Le tappe da me scelte furono: Mosca, Kazan, Novosibirsk, Irkutsk, Ulan Bator, la steppa mongola, Pechino, Pingyao, Xi’an, Guilin, Guangzhou e Hong Kong. Così il 28 Febbraio del 2018, dopo aver sbrigato tutte le pratiche per ottenere i visti necessari e aver prenotato tutti i biglietti necessari, iniziai un viaggio che mi ha portato ad attraversare Russia, Mongolia e Cina percorrendo più di 9000 km, di cui quasi 7000 in treno, a passare dai - 19°C della steppa mongola ai 30°C del sudest della Cina, ad incrociare e conoscere centinaia di persone di etnie e religioni diverse, alcune delle quali mi hanno ospitato nella loro dimora per alcuni giorni, e ad emozionarmi per 31 bellissimi giorni.

 

Il viaggio continua...!

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Vatnajökull, Islanda
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Islanda
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